Nell’importante cornice del Westin Hotel di Milano, l’Associazione Italiana Sommelier ha celebrato il mondo enologico nazionale presentando l’edizione 2019 della sua guida ai vini. La biodiversità in ambito vitivinicolo è il tema di Vitae 2019, ove l’Associazione Italiana Sommelier, tramite le recensioni di più di 2.000 cantine e con oltre 15.000 vini degustati, attira ancora una volta l’attenzione sull’Italia quale paese d’elezione del vino, perché più di ogni altro paese al mondo, vanta un patrimonio ampelografico di straordinaria ampiezza, composto da migliaia di vitigni dalle differenti peculiarità. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, ciascun vitigno riflette le caratteristiche della terra dove cresce: un variopinto primato che Vitae 2019 tratteggia con precisione e puntigliosità ma soprattutto amore per questo magnifico mondo.
Sono 614 i vini che secondo le recensioni dei sommelier AIS hanno meritato il massimo riconoscimento, le Quattro Viti. A 22 etichette è stato attribuito il prestigioso Tastevin AIS, un premio che l’Associazione Italiana Sommelier conferisce per sottolineare le scelte coraggiose di chi vive la terra ogni giorno. Il premio gratifica i prodotti eccellenti, scelti per celebrare il grande connubio con la natura, e ringraziare chi si impegna ad ascoltarla e assecondarla, per consegnarne i frutti migliori anche in questi anni di scompiglio climatico.
Ancora una volta l’AIS certifica l’eccellenza del posizionamento del Piemonte vinicolo: i produttori subalpini si guadagnano anche per il 2019 il primato qualitativo nazionale con ben 123 etichette premiate con le quattro viti AIS, sempre testa a testa con l’altro gigante vinicolo nazionale: la Toscana. Il primato è in buona parte ascrivibile ai due vini più importanti del Piemonte, Barolo e Barbaresco, ma anche le altre denominazioni e vitigni si affacciano alla ribalta con prepotenza e merito.
Anche il premio Tastevin per il Piemonte premia un’eccellenza tipica della nostra regione, il Moscato d’Autunno 2017 dell’azienda Saracco, che, come ha precisato il presidente dell’AIS Piemonte Fabio Gallo, che ha consegnato il premio a Paolo Saracco insieme alla piemontese Barbara Ronchi della Rocca in qualità di testimonial, è il miglior riconoscimento ad un vitigno tipico piemontese che trova il suo territorio d’elezione sulle colline della regione e che viene allevato e vinificato al massimo delle sue possibilità dalle sapienti mani dei vignaioli regionali, diventando la miglior espressione del concetto del terroir piemontese.