Amato e odiato da tutti, è facile parlarne male più perché fa status, che per le reali questioni; in realtà il Vinitaly è qualcosa che va oltre la singola manifestazione e non è solo l’Ente fieristico o la bolgia di gente a creare il clamore, quanto più bisogna riuscire a guardare oltre, come in una degustazione alla cieca, per coglierne gli aspetti caratteristici e riconoscere le cose conosciute e scoprirne di nuove.
Vinitaly è la passione dei produttori quando raccontano il proprio operato tradotto in bottiglia. E allora merita citare La Calcinara dove Paolo ed Eleonora portano avanti un concetto di vino non solo come espressione di un territorio, ma come espressione di un pensiero non filosofico, quanto più concreto come i sogni, per dei giovani pazzi di vita che traducono nel loro Folle Conero Riserva tutta la propria passione per la propria tera e il proprio lavoro.
Vinitaly è famiglia come i nipoti di Guadalberto Ricci Curbastro che raccontano con passione la visione del nonno e cercano di portare avanti una tradizione familiare fatta di accoglienza e di eccellenza enoica.
Vinitaly è scoperta e per questo merita citare l’Azörd di Scagliola, 33% Barbera, 33% Cabernet e 33% Nebbiolo con 15 mesi di affinamento tra i quali botte piccola, il tutto per rendere questo “azzardo” un equilibrio da funamboli che toglie il fiato a ogni sorso.
Vinitaly è conferme come i buoni vini di Enzo Boglietti di La Morra, pronti e piacevoli da riassaggiare ogni anno: la sua interpretazione della vigna Fossati emoziona sempre.
Vinitaly è gli incontri, voluti e fortuiti con persone cercate e con persone trovate per caso; incontri che cementificano e costruiscono nuove fondamenta di relazioni e collaborazioni lavorative.
Vinitaly è la fiumana di gente che si sposta in massa che parla forte, che ti passa davanti. Non si può prescindere da questo e proprio per questo motivo non vale la pena fare invettive e, invece, cogliere questo momento per quel che è: un carosello che gira vorticosamente e che abbaglia con luci e suoni e che, una volta che ci sei sopra, vale la pena godersi il giro per tornare a casa con un bagaglio di emozioni in più.